Sopra una roccia isolata, di dolce pendio, distante circa quattro miglia dal mare Ionio, giace la Città di Gerace, circondata da mezzo giorno, e da ponente, d’ altissime rupi, e di meno alte dagli altri due lati, un tempo cinta di mura, e di torri , poste a qualche distanza l’una dall’altra. In ess’ aveasi primitivamente ingresso per quattro porte, a forma di Saracinesche, dette la Sederia, o sia porta di ferro, la porta Barbara, la porta del Cofano, e la porla della piana, dett’altrimenti Portella.
Così comincia la seconda parte de “Storie di Locri e Gerace” scritto da Pasquale Scaglione quasi due secoli fa, e quasi così troverete Gerace, posato su un blocco di arenaria in posizione dominante.
Ai tempi della fondazione la caratteristica più apprezzata era sicuramente la naturale fortificazione, grazie alla morfologia del territorio eventuali attacchi potevano essere prevenuti grazie alla visibilità e bloccati e respinti grazie alle alte pareti rocciose e ai pochi punti di accesso facili da presidiare. Grazie alla posizione strategica, la vicinanza al mare ed il fatto che fosse la sede di una delle diocesi più antiche della Calabria, Gerace nel corso dei secoli ha potuto crescere e prosperare.
La testimonianza delle ricchezze si trova nelle numerose chiese, spesso cappelle private, e nei palazzi nobiliari che si trovano principalmente nel centro storico e al Borghetto. Oggi Gerace è considerato, nonché classificato come uno dei borghi più belli della Calabria e addirittura d’Italia.
La posizione elevata consente di ammirare da ogni punto del paese panorami di notevole bellezza, e varietà. Ci si affaccia sul mare, sulle montagne ma soprattutto sulle vallate dalla tipica morfologia calabrese, fatta di spuntoni di rocce e fiumare che vanno verso il mare. Rispetto alla classica conformazione urbanistica medievale fatta da castello, centro urbano e borgo, Gerace presenta un secondo agglomerato urbano detto Borghetto. Partendo dalle campagne è interessante notare come dalle umili dimore del Borgo, si passa ai palazzotti del Borghetto poi ai palazzi del centro fino al castello in un crescendo di simboli di potere e ricchezza testimoniati da decorazioni finiture e dimensioni.
Oggi il paese offre al visitatore un’atmosfera quasi incantata, basta spostarsi dalle vie principali nei vicoli per essere proiettati in un tempo lontano fatto di quiete “rumori” ed odori domestici e naturali. Nei punti strategici del paese è possibile trovare punti di ristoro dove assaggiare piatti e prodotti tipici.